La neve e il gelo non mettono in ginocchio la città. I mezzi erano già all’opera prima delle precipitazioni che hanno colpito l’intero Piemonte: la circolazione delle auto è stata soltanto rallentata, ma non ha subito particolari disagi. Anche le scuole sono rimaste sempre aperte, a differenza di quanto è accaduto invece in altri Comuni del territorio.
Sono stati giorni di duro lavoro per il personale del servizio viabilità e manutenzione, per i cantonieri e per l’unità di Protezione civile, oltre che per le ditte appaltatrici. «Gli uffici hanno gestito al meglio l’emergenza, garantendo la sicurezza sia per gli automobilisti che per i pedoni – afferma l’assessore ai Lavori pubblici ed alla Viabilità, Giorgio Perello – in particolar modo nelle zone sensibili della nostra città, come l’ospedale, il municipio, le scuole o le case di riposo. L’allerta meteo della scorsa settimana ha permesso ai mezzi di potersi muovere preventivamente, prima con lo spargimento del sale e poi con la rimozione dei cumuli di neve lungo le strade e i percorsi pedonali. Lo sforzo è stato importante e gravoso per il bilancio del Comune, anche in vista delle gelate di questi ultimi giorni che hanno visto la temperatura scendere di molto al di sotto dello zero».
Qualche critica arriva da Aldo Buratto, capogruppo di Più Ciriè: «Le nevicate e le gelate degli ultimi giorni sono state eccezionali, ma forse qualcosa in più si sarebbe potuto fare – commenta il consigliere di opposizione – soprattutto nelle aree dei parcheggi e in alcuni passaggi pedonali molto frequentati dai cittadini». Intanto cresce la cifra stanziata dall’Amministrazione comunale per il piano neve: dai 50mila previsti la scorsa settimana, la cifra è salita ai 128mila euro di oggi. «Gli uffici continuano a monitorare 24 ore su 24 le previsioni dei prossimi giorni – conclude Perello – cercando di organizzare le uscite sul territorio, sia per l’insabbiatura preventiva che per lo spargimento del sale, ed infine per la rimozione della neve. L’obiettivo, come sempre, è quello di cercare di limitare i disagi».
L’ondata di gelo presenta il conto: già spesi 128mila euro