Si dice “Ecologisti, Reti civiche-Verdi” ma si può anche leggere come l’esodo di massa di numerosi esponenti del Pd verso questa nuova realtà politica. Erano davvero molti gli ex democratici presenti sabato 4 febbraio all’hotel Nizza di Torino alla conferenza stampa di presentazione del progetto. Alla corte di Angelo Bonelli, coordinatore nazionale degli Ecologisti, da sabato ci sono anche il sindaco No Tav di Venaus, Nilo Durbiano, ma soprattutto l’ex sindaco della Reale, ed attuale consigliere comunale, Nicola Pollari.
Dopo la parentesi Pecoraro Scanio, ora i Verdi-Ecologisti e le liste civiche annesse hanno un altro obiettivo di fronte a loro: le elezioni politiche del 2013. Rispetto dell’ambiente, partecipazione dal basso, pacifismo, solidarietà, movimentismo, legalità. Un partito con un’ottica ribaltata rispetto ai partiti tradizionali, dove la condivisione dei contenuti venga prima di una leadership forte. «Quello che stiamo realizzando non è la rifondazione dei Verdi ma la nascita di una nuova forza ecologista, civica e verde che sarà collegata alla dimensione dei Verdi europei – spiega Angelo Bonelli, presidente del Sole che ride – Con questo processo federativo vogliamo dare vita a una sorta di Europe Ecologie, la formazione lanciata in Francia da Daniel Cohn-Bendit e che ha raccolto il 16 per cento dei consensi».
Con Pollari, l’altro giorno c’erano anche altri noti esponenti di “Democratici e Sinistra per Venaria”, la lista civica che ha dato una forte mano all’ex sindaco durante la campagna elettorale del marzo 2010, ovvero Riccardo Sanfilippo e Giuseppe Lumetta. «L’attenzione alla proposta di costruire anche in Italia una forza politica che abbia come riferimento i partiti ambientalisti che sono forza di governo in Germania, Francia e in molti paesi scandinavi – precisa Pollari – è mia personale ma anche di molti che fanno riferimento alla nostra esperienza di lista civica di associazione di azione sociale in città. Questa attenzione nasce dal fatto che questa esperienza raccoglie la fiaccola della speranza che il Pd ha lasciato cadere».
