Lo sciopero degli addetti ai servizi della Reggia dello scorso fine settimana è stata discussa in Provincia nella giornata di martedì 7 febbraio. Questo grazie ad una mozione illustrata dal consigliere Salvino Ippolito e presentata dal gruppo Pd, che affrontava la questione dei lavoratori. Il consiglio ha votato in modo bipartisan, con astensione della Lega Nord. «Stiamo elaborando un tavolo – ha detto Ippolito – per preparare una mozione che impegni la Giunta a sollecitare gli assessorati Cultura e Lavoro della Regione per risolvere immediatamente il problema tecnico-amministrativo e legale affinché venga riconosciuta ai lavoratori la giusta paga salariale con contratto Federculture».
Soddisfatti i rappresentanti dei lavoratori (in aula era presente una nutrita schiera di questi) che sabato 4 e domenica 5 febbraio hanno incrociato le braccia. Gli addetti ai servizi di sorveglianza, call center, biglietteria, accoglienza e bookshop della Reggia si sono fermati per otto ore. Inevitabili i disagi ai visitatori del complesso sabaudo costretti ad ingressi «a singhiozzo». Lo sciopero è stato proclamato perché, da un anno e mezzo, i circa 120 lavoratori delle cooperative che hanno in appalto i servizi, attendono una nuova forma di contratto che prevede uno stipendio migliore. Tutto ruota intorno al ricorsi per la gara d’appalto che era stato assegnato all’Ati. Ma, la seconda classificata alla gara, la Socioculturale, ha presentato ricorso al Tar che lo ha accolto.
Ora si dovrà esprimere il Consiglio di Stato. «Qualcuno deve intervenire, perché così non si può andare avanti – avverte il sindacalista Antonio Mammone – All’unanimità abbiamo deciso di continuare lo stato di agitazione e sono in programma altri scioperi, non molleremo». «Non possiamo far nulla se non attendere la decisione del Consiglio di Stato – ribadisce Alberto Vanelli, il direttore del consorzio la Venaria Reale – Comunque il disagio è stato minimo. Alla mostra su Leonardo abbiamo registrato poco meno di duemila ingressi, mentre per il percorso della Reggia i 270 prenotati non hanno incontrato problemi».
I dipendenti della Reggia incrociano di nuovo le braccia