Negozi aperti a Ciriè ogni prima domenica del mese? Questa è la proposta avanzata nei giorni scorsi dall’Ascom cittadina in seguito all’incontro sulle liberalizzazioni che, qualora il decreto del Governo guidato da Mario Monti dovesse essere convertito in legge, riguarderebbero anche il settore del commercio.
I piccoli esercenti sono sul piede di guerra, ma le associazioni di categoria stanno provando a studiare alcune soluzioni che possano incentivare e non penalizzare il commercio di vicinato. «Questa proposta nasce con l’obiettivo di offrire la possibilità di acquistare nei nostri negozi a quella fascia di clientela che, lavorando fuori zona, non gravita su Ciriè durante la settimana – spiega il presidente dell’Ascom, Fabrizio Fossati – si vuole inoltre dare la sensazione e l’abitudine che la prima domenica di ogni mese la città sia viva come un giorno qualsiasi della settimana, con delle differenze non trascurabili: i parcheggi saranno gratuiti e via Vittorio Emanuele sarà chiusa al traffico». Una proposta che sembra piacere non soltanto agli esercenti, ma anche alla clientela. «Molti colleghi mi hanno riportato gli apprezzamenti per questa iniziativa – prosegue Fossati – per questo motivo solleciteremo la massima adesione, ricordando che si tratterà di una sperimentazione al cui termine si deciderà se continuare o meno».
C’è chi invece lancia una proposta diversa: «L’idea di tenere aperti i negozi ogni prima domenica del mese è buona, ma si potrebbero studiare altre iniziative per ravvivare l’offerta commerciale: le liberalizzazioni consentono di variare anche gli orari di apertura e di chiusura. Per questo pensiamo ad altre soluzioni – evidenzia Roberta Baima Poma, presidente della Confesercenti di Ciriè e delle Valli di Lanzo – c’è chi potrebbe decidere di alzare le proprie serrande nella parte centrale della giornata e permettere così a chi lavora di fare acquisti durante la pausa pranzo. Una soluzione che, ad esempio, potrebbe funzionare per il settore dell’abbigliamento».
E lo sguardo è già rivolto al futuro, alla bella stagione: «Negli ultimi anni abbiamo sperimentato con successo, grazie al lavoro svolto dal Comune, le Notti Bianche: sarebbe bello, però, che tutto questo non si limitasse soltanto ad un evento o al massimo due all’anno. Si era provato ad organizzare una serie di iniziative nel fine settimana, dando la possibilità agli esercenti di poter tenere aperti i propri negozi fino a tardi: perché non riproporre tutto questo in tarda primavera ed in estate? Ci si lamenta che, dopo una certa ora, a Ciriè sembra esserci il coprifuoco – conclude la Baima Poma – potrebbe essere un modo carino per ravvivare la città anche dopo cena, consentendo alle famiglie di fare due passi per il centro storico, e approfittare dell’occasione per fare shopping. Cerchiamo di guardare alle liberalizzazioni con un altro occhio, senza dire sempre che a trarne benefici saranno soltanto i grandi centri commerciali: sfruttiamo questa novità a nostro vantaggio, cercando di offrire qualcosa di diverso alla nostra clientela».
I commercianti rilanciano