Ubriaco, alla guida di una macchina rubata, inseguito da una gazzella dei carabinieri, ha rischiato di investire decine di persone in centro a Ciriè. Ha provocato due incidenti con altrettanti feriti e poi si è schiantato contro una palina della segnaletica stradale, in piazza Castello. Quando è sceso dalla Toyota Yaris che aveva rubato a Rivarolo, Stefano Prioni, 30 anni, di San Maurizio, ha anche aggredito i carabinieri. È stato arrestato e, adesso, dovrà rispondere delle accuse di resistenza a pubblico ufficiale, ricettazione, guida in stato di ebbrezza, fuga e omissione di soccorso.
Il ragazzo che viaggiava a fianco di Prioni è riuscito a scappare tra le vie di Ciriè. I due automobilisti, rimasti feriti nello scontro con la Yaris, sono invece stati medicati all’ospedale di Cirié per delle lievi escoriazioni: entrambi guariranno in una settimana.
La gimkana tra guardia e ladri inizia alle 19,30 in corso Stati Uniti. I militari del nucleo radiomobile (impegnati sul territorio in un pattugliamento antirapina) individuano la macchina rubata che viaggia a fari spenti. Intimano l’alt. Prioni pigia a tavoletta il pedale dell’acceleratore e fugge. Inizia un inseguimento rischiosissimo tra le via piene di gente. Automobilisti e pedoni si scansano terrorizzati quando vedono le due auto correre a velocità impazzita. La Yaris imbocca via Braccini, poi via Lanzo, Via Monte Soglio, strada Crotti dove urta una Bmw. Prioni non molla, accelera ancora raggiunge via Lirone, poi si immette in via Lanzo e si schianta contro una Punto. Continua in via Vittorio Emanuele, proprio nel cuore della città, raggiunge piazza Castello dove scoppia un copertone alla Yaris. Il trentenne perde il controllo dell’utilitaria.
Invece di arrendersi si scaglia contro l’equipaggio del radiomobile che, dopo una collutazione, riesce a bloccare l’automobilista. L’altro ragazzo, un minorenne che è stato identificato e denunciato fugge di corsa. Ma, ora, dovrà rispondere di ricettazione in concorso. Stefano Prioni è poi stato sottoposto all’alcol test che è risultato positivo. Ovviamente i due amici dovranno risarcire anche dei danni il proprietario della Yaris che aveva denunciato ai carabinieri il furto del veicolo, avvenuto il 4 febbraio scorso a Rivarolo.
Ora gli investigatori, coordinati dal capitano Roberto Capriolo, stanno cercando di capire cosa ci facessero i due sanmauriziesi a Ciriè, nell’ora di chiusura dei negozi.
Gimkana tra le vie di Ciriè tra ladri e forze dell’ordine