Oggi la mensa della Caritas zonale di Ciriè compie 20 anni. Nata in una piccola stanza di via Lanzo, sede dell’ufficio centrale e di altre attività come doposcuola, ambulatorio e distribuzione vestiti e borse di alimenti, oggi la mensa è situata in una ampia struttura in via Braccini. È l’unica nel territorio a nord di Torino, dove di mense ce ne sono quattro e non bastano mai, soprattutto di questi tempi: a quella del Cottolengo ogni giorno mangiano 350 persone suddivise in tre turni. Come nasce? Alla fine degli anni ’80 il diacono Carlo Mazzucchelli – responsabile dell’ente – partì da alcuni servizi attivati dalle religiose che l’avevano preceduto nell’esercizio della carità in Casa Perino, in via Lanzo. Lì cominciarono a rivolgersi i poveri di Ciriè.
E poi c’era la strada, dove il diacono “pescava” i più derelitti. La mensa nacque proprio in strada, anzi sotto il viale. Ai numerosi tossicodipendenti della zona che in Ciriè avevano il loro punto di ritrovo e che bussavano in ufficio parrocchiale chiedendo un panino, il diacono cominciò a distribuire pasti acquistati al self service “Mario”. In un clima di diffidenza la mensa aprì il 2 febbraio del 1992. Fortunatamente lo slancio del diacono trovò l’appoggio di due sacerdoti “illuminati”, l’allora parroco don Renato Molinar e il viceparroco don Claudio Curcetti. Dire Caritas è dire mensa, anche se la Caritas comprende molteplici servizi. Certo la mensa di via Braccini trasforma ogni giorno la Caritas in una piccola ditta: da 80 pasti distribuiti al giorno si è passati gradualmente, in pochi anni, a 115 (di cui 85 pranzi e 30 cene). I piatti caldi, serviti settimanalmente da una decina di volontari, vengono sfornati dalla Camst, la stessa ditta che serve i pranzi alle mense scolastiche. Il sabato, dal momento che le scuole sono chiuse, la Caritas acquista i pasti da “Mario”.
Per la mensa se ne vanno 7 mila euro al mese. I fondi arrivano dalla Diocesi, dal Comune di Ciriè, dal Consorzio Cis, dalle 22 parrocchie che gravitano intorno al servizio zonale. Più significativo che il pubblico è oggi il contributo che può arrivare dal benefattore privato. E poi dalle iniziative garantite dai volontari: al mercatino di Natale sono state racimolate 1900 euro, 2655 con la confezione di pacchi all’Ipercoop. Il sostegno quotidiano di eccedenze alimentari arriva ogni giorno dal Penny Market, due volte a settimana dall’Ipercoop. La mensa è uno dei volti più solidali della nostra città. Buon compleanno,dunque, al diacono e ai volontari che ogni giorno ne garantiscono l’apertura.
Vent’anni di mensa Caritas