Omaggio al mondo dell’agricoltura nel Canavese, sotto la neve tanto amata dai coltivatori della zona che nei fiocchi dello scorso fine settimana hanno visto la salvezza di una stagione invernale troppo calda per i loro campi.
In festa a Rivarossa domenica 29 gennaio con i rappresentanti della Coldiretti del paese a messa; il sacerdote ha poi benedetto i trattori e i coltivatori hanno brindato durante il rinfresco al Ciapei offerto dal Comune. I festeggiamenti sono proseguiti con il pranzo al ristorante La Rustica al quale hanno preso parte 80 tra soci e simpatizzanti e Mario Barbero, segretario della Coldiretti di zona. Oltre al sindaco e alle associazioni del paese, lungo la tavolata si sono seduti la presidente della Coldiretti rivarossese Silvia Marchetto con gli altri membri del direttivo: Fabrizio Marchetto, Bruno Grivet, Claudio Cerutti e Davide Amateis.
Ottimo bis per allevatori e coltivatori di Vauda che avevano iniziato a festeggiare domenica 15. Nella mattina del 29 anche per loro messa e benedizione dei mezzi agricoli; a seguire il rinfresco in Comune e il giro con i trattori fino a Vauda Inferiore. L’organizzazione di Omar Caresio e Marco Chiara ha poi previsto lo svolgimento del pranzo al PalaVauda: 150 i presenti tra cui il presidente vaudese Pietro Massa, gli agricoltori locali e molte delegazioni della Coldiretti della zona. Nel primo pomeriggio sono state anche premiate Miriam Petroni (per aver organizzato la festa per 10 anni) e Francesca Bettassa Arson (in pensione dopo 40 anni di lavoro della terra).
Ultimi festeggiamenti per Sant’Antonio a Salassa, che domenica sotto una coltre di neve ha celebrato la festa del Ringraziamento. Le macchine agricole schierate in piazza Tamietti, sono da sempre un appuntamento del tutto speciale, organizzato dagli agricoltori salassesi, che ogni anno nominano due priori, per il 2012 è toccato a Marco Franceschino e a Luciano Vallero. Come vuole la tradizione i produttori agricoli di Salassa si riuniscono in gennaio per ringraziare i doni della terra, offerti durante l’omelia della messa. Al termine della funzione religiosa, le potenti macchine agricole, che lentamente hanno preso il posto delle braccia che lavoravano la terra, sono state benedette dal sacerdote, mentre la neve continuava a scendere copiosa. Un’annata amara quella del 2011, per gli agricoltori, che a causa delle violenti piogge del mese di luglio, la tromba d’aria e le grandinate hanno subito notevoli danni alle piantagioni, situazione analoga si è verificata nei vicini Comuni di Valperga e Oglianico, mentre pare non essere stata toccata dai nubifragi la cittadina di Favria, che ha potuto raccogliere grano, mais e uva in abbondanza.
Una festa di Sant’Antonio senza animali da benedire, quella che si è tenuta a Rivara, domenica 29 gennaio, a cura dei coltivatori diretti e del coordinamento imprenditoria femminile del paese. La neve abbondante, che ha imbiancato le colline canavesane addolcendone i contorni e attutendo ogni rumore con il suo soffice manto, ha fatto rimanere a casa i più fedeli animali da compagnia e i maestosi cavalli della ditta Sbrogiò, da anni presenti alla manifestazione. La funzione religiosa, a cui erano presenti il sindaco Gianluca Quarelli ed il presidente dei coltivatori rivarese Giovanni Battista Baima Beuc, è stata celebrata dal parroco don Raffaele Paradiso e dedicata ai coltivatori defunti.
Al termine, tutti i presenti si sono ritrovati presso il ristorante La rotonda di Forno per il pranzo.
A fare gli onori di casa, i priori uscenti Claudio Gallo e Franco Vallino, che hanno distribuito a tutti i presenti un santino con l’immagine di Sant’Antonio e lasciato il testimone, per il 2012, a Marisa Baima Beuc e Arduino Roncari. «Un centinaio – dice Marisa Baima- i partecipanti al pranzo, arrivati anche da Forno e da Busano, senza contare che molti sono stati impegnati per tutta la giornata proprio nello sgombero neve».
Alessandra Degl’Innocenti e Paola Zoppi e Federica Fessia