Non solo un viaggio, ma un’intensa esperienza di fraternità e condivisione alpina. Ad invitare le Penne nere di Barbania a Castelnuovo di Garfagnana, sono stati proprio gli Alpini del posto, approdati a Barbania quest’autunno con la loro Fanfara. Occasione, la commemorazione dei 75 anni della caduta della valanga del “Preit”, in alta val Maira, che provocò la morte di 23 alpini, di cui 7 garfagnini. A loro è stata dedicata, nella cerimonia di domenica 29, una targa collocata nella piazza che ricorderà la divisione alpina cuneese. «Calorosissima l’accoglienza che abbiamo ricevuto – dice Dada Ghirardi, madrina degli Alpini di Barbania – e che ha visto la presenza della banda musicale, degli amministratori e dell’Unione di Comuni della Valle Maira». Insieme alle penne nere barbaniesi di Giuseppe Camoletto c’erano una rappresentanza di Ponzone, di Ciriè, Rocca, il sindaco Giovanni Drovetti e il vice sindaco rocchese Gianfranco Fiore. Specialità gastronomiche e i Cori Alpi Apuane e La Reis della Valle Maira hanno incantato i barbaniesi fin da sabato 28. Non è mancato lo scambio di doni tra il sindaco di Castelnuovo che ha omaggiato anche Vittorio Gambotto, comandante del Reggimento Piemonte. «Un ringraziamento – dice Camoletto – va a Dada e Iaia Ghirardi, figlie del generale alpino Riccardo, e al vice presidente sezionale tenente Bollero, che ha partecipato alla due giorni con il vessillo della sezione di Torino».
Penne nere, gemellaggio