L’Istituto d’istruzione superiore Albert ha vinto la II edizione del premio “Un calcio al razzismo”, indetto dal centro Unesco di Torino, con il patrocinio di Juventus Football Club, consistente in una borsa di studio del valore di 5mila euro.
Presso la sede della Juventus club di corso Galileo sabato scorso alle 11,30 si è svolta la cerimonia di consegna del premio, alla presenza della professoressa Maria Paola Azzario Chiesa, Presidente del centro Unesco di Torino, dell’amministratore delegato della Juventus, Giuseppe Marotta, e di Gianluca Pessotto (ex calciatore della Juventus). La giuria ha individuato l’Istituto d’Istruzione superiore “Albert” quale vincitore nell’ambito della categoria “Istituti scolastici” con il progetto “Abitare le differenze”, curato dalla professoressa Vilma Demitri, la referente d’istituto per l’Educazione alla Cittadinanza, alla Costituzione e all’Intercultura. In particolare all’istituto lanzese diretto da Aniello Serrapica è stato riconosciuto di “aver svolto attività significative per la lotta al razzismo e a favore dell’integrazione”. Questa la motivazione: “Il progetto viene premiato per l’impegno concreto nel portare gli studenti in realtà sociali differenti in vista di un loro futuro impegno di cittadini responsabili”. La Juventus ha invitato i vincitori e un’ampia rappresentanza dei partecipanti al bando (circa 220 giovani) ad assistere alla partita contro l’Udinese. Si ragazzi hanno indossato una t-shirt creata per l’occasione per ricordare che valori come il rispetto, la fratellanza e l’integrazione sono percorribili anche nello sport e soprattutto nella lotta al razzismo.
L’Albert dà un calcio al razzismo e si aggiudica il premio dell’Unesco