Ad un anno dalla riapertura al culto della chiesa parrocchiale, i nolesi si sono ritrovati a messa per festeggiare il patrono San Vincenzo. Negli occhi di molti c’era ancora l’emozione provata, un anno fa, a riscoprire la loro chiesa rinata dalle macerie del 2006.
Domenica 22 gennaio la funzione solenne è stata concelebrata da don Giancarlo Airola e dal vescovo ausiliario Guido Fiandino. Quest’ultimo, nell’omelia, si è concentrato sul concetto di vocazione, soffermandosi sulle difficoltà di questo triste momento economico e sulle speranze dei neodiciottenni del 1994 presenti alla messa. «La vita o è vocazione, o è un disastro – ha detto – ed è fatta di “sì” detti col cuore. La nostra prima vocazione, per ogni uomo e ogni donna del mondo, è quella di rispondere alla chiamata ad essere umani. Dobbiamo vivere per lasciare il mondo un po’ migliore di come l’abbiamo trovato, puntando a fare questo nella famiglia, al lavoro, in parrocchia, nel proprio paese. Dobbiamo cercare di guardare la croce senza pensare al dolore provato, ma all’amore che ci ha donato». Al termine della funzione, nel ringraziare Fiandino, don Giancarlo Airola gli ha donato il libro con dvd “Album di Famiglia”, realizzato per ricordare l’evento dell’apertura della chiesa vissuto il 22 e il 23 gennaio 2011. Il testo è stato presentato nel pomeriggio nel salone parrocchiale. Ad aprire la conferenza, l’intervento degli animatori e dei bambini dell’oratorio che si sono esibiti in canti e balletti.
Il primo anno della chiesa nuova