Anno nuovo, soliti scenari. Il 2012 sarà, quasi certamente, l’anno del tanto atteso – specie per le nuove forze emergenti consiliari – rimpasto di Giunta. Per ora ci sono solo voci (ma pare che questo sia stato l’argomento dell’ultima riunione di maggioranza, convocata sabato 21 gennaio al centro Iqbal Masih) che riguardano essenzialmente due assessorati.
Su tutti quello delle Politiche Sociali, seguito oggi da Giulio Capozzolo. Complice il distacco da Sinistra e Libertà, l’assessore è finito nell’orbita dei papabili uscenti dall’esecutivo. Il suo successore potrebbe essere Franco Izzo, proprio per dare continuità al progetto di Catania, che voleva un rappresentante in Giunta per ogni forza politica che l’ha sostenuto alle elezioni del 2010. L’altro silurato dovrebbe essere il vicesindaco Paolo Berger. Il rappresentante dell’area cattolica del Pd è finito nell’occhio del ciclone per una serie di decisioni che hanno portato alla rivolta, nell’ordine, di comitati di quartiere, associazioni sportive e persino chi si occupa di educazione. Un fatto che ha portato il sindaco a riflettere su un possibile cambio del timone. Resta da convincere il Pd e soprattutto trovare un sostituto. Se la carica di vicesindaco potrebbe finire a Vincenzo Russo, la persona candidata a subentrare a Berger potrebbe essere Elio Perotto, attuale segretario cittadino del Pd. Subito alle sue spalle il duo composto da Salvatore Borgese e Salvino Ippolito. Il primo, però, rimarrà quasi certamente come capogruppo dei democratici, in quanto sarebbe l’unico capace di poter difendere l’attuale maggioranza dalle accuse della minoranza di Pollari, Baietto e Capogna. Ippolito, invece, ha in testa la sua avventura in Provincia almeno fino al termine del mandato, Monti permettendo. Poi, il suo futuro potrebbe essere già scritto: candidato sindaco del centrosinistra, visto che Catania avrà il primo posto nella lista dell’Italia dei Valori al Senato alle prossime elezioni politiche.
Ma i cambiamenti ci saranno anche tra i consiglieri di maggioranza. Il gruppo misto, composto da Stefano Mistroni, Vito Baglio e Giuseppe De Candia, potrebbe decidere di ricollocarsi nei vari partiti di maggioranza. I tre, però, non dovrebbero seguire un percorso comune. Se Baglio e Mistroni dovrebbero decidere nelle prossime settimane per andare nell’Italia dei Valori – per il primo sarebbe un ritorno, mentre per il secondo sarebbe il terzo partito cambiato in due anni – De Candia, invece, dovrebbe finire nel Pd. «Sono solo voci e nulla più», commentano i due, visto che De Candia si trova a Roma per sostenere la battaglia sulla Bolkestein. L’Idv, però, potrebbe arricchirsi di un altro nome. E qui sarebbe un botto, ovvero Mirko Caso, uomo di Borgese e new entry in Consiglio comunale. Nessun commento a riguardo, almeno per il momento. Se le cose dovessero concretizzarsi, l’Idv diventerebbe la seconda forza di governo cittadino con cinque consiglieri ed un assessore, relegando i Moderati al terzo posto con tre consiglieri ed un assessore.
Intanto il primo Consiglio dell’anno ha visto l’assenza di quasi tutta la Giunta. In sei sono finiti a letto per l’influenza: Paolo Berger, Alessandro Brescia, Fosca Gennari, Umberto Demarchi, Vincenzo Russo e Rossana Schillaci oltre al primo cittadino, Giuseppe Catania. Unici presenti in aula, Mimmo Dellisanti e Giulio Capozzolo. Questa la versione ufficiale confermata dal presidente del Consiglio comunale, Domenico Renna: «Stanno male, purtroppo capita. Per fortuna siamo riusciti a portare a compimento il Consiglio». Ma c’è chi invece storce il naso su questa vicenda, come Pino Capogna, capogruppo del PdL: «Forse c’è stata la volontà di evitare di dare risposte celeri ad alcune nostre interrogazioni, specie quelle relative alle partecipate come Vera e Gesin. A pensare male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca, come diceva Andreotti. Spero sia solo influenza».
01 Feb 2012
Consiglio, si cambia ancora