Dopo le spaccate dei mesi scorsi, i furti in villa e le aggressioni ai proprietari di sale giochi, il crimine rialza il tiro. E tra i commercianti del centro città torna la paura. Nella notte del 18 gennaio dei ladri hanno svuotato il bancomat della Banca del Piemonte, in via Vittorio Emanuele, dopo averlo tagliato con un flessibile. Un nuovo «modus operandi», meno complicato e rischioso di quello di far saltare in aria i forzieri con il gas acetilene. Anche stavolta i malviventi sono entrati in azione a notte fonda. Dopo aver raggiunto via Vittorio Emanuele, hanno scardinato la porta di ingresso della banca che concede l’ingresso alla zona interna, dove è sistemato il bancomat. Una volta all’interno hanno iniziato a faticare con il flessibile, incidendo l’acciaio del forziere. I malviventi sono riusciti a prelevare il cassetto nel quale erano riposti i soldi contanti destinati ai prelievi. In tutto circa 10mila euro. Poi sono fuggiti. Solo in quel momento, qualcuno si sarebbe affacciato da una finestra, scorgendo una macchina di grossa cilindarata, probabilmente una Bmw di colore scuro. In queste ore i carabinieri di Ciriè, comandati dal tenente Domenico Cerminara, stanno visionando alcuni filmati girati da delle telecamere sistemate nel centro città. «Abbiamo già incontrato i rappresentanti di alcune aziende che installano i sistemi di controllo elettronici perché vogliamo aumentare la vigilanza in città – ammette Enrico Iannone, l’assessore alla Polizia municipale del Comune di Ciriè – se la situazione finanziaria ce lo permetterà sistemeremo altre video camere. Anche perché questi malviventi agiscono a volto scoperto, non temono nulla. Abbiamo chiesto alle forze dell’ordine di implementare il loro sforzo di pattugliamento, soprattutto durante la notte». «Vero, c’è stato un incremento della presenza dei carabinieri – ammette Fabrizio Fossati, il presidente Ascom di Cirié – ma noi non possiamo mai stare tranquilli». Intanto, da mesi, gli investigatori stanno cercando di risalire ai responsabili delle spaccate avvenute ai danni di alcuni negozi di Ciriè e di due rapine con sequestro in villa.
Durante l’ultimo week-end, i carabinieri hanno effettuato decine di posti di controllo e identificato oltre cento persone. Due automobilisti, inseguiti da ordini di carcerazione emessi dalla Procura per reati di spaccio e contro il patrimonio, sono stati arrestati. Altri venti sono finiti nei guai per guida in stato di ebbrezza o perché sorpresi al volante sotto l’effetto di droghe leggere. Ma la vera sorpresa riservata dai posti di blocco è stato il recupero di una serie di quelli che vengono definiti “oggetti atti ad offendere”, custoditi nelle auto: coltelli, spranghe di ferro, una mazza da baseball e una spada giapponese «wakizashi». Per il loro possesso sono stati denunciati quattro automobilisti, tre italiani e un romeno.
Colpo alla Banca del Piemonte in centro a Ciriè – Assaltano il bancomat e fuggono con 10mila euro