Un anno intero dall’apertura dell’alto portone della parrocchiale di Nole. Era il 22 gennaio 2011 quando, dopo un’attesa di cinque anni, i fedeli potevano varcare quella soglia e osservare stupiti la bellezza della chiesa ricostruita dopo il disastro provocato dal crollo del campanile nel 2006.
Ad entrare per primo – nel giorno della festa patronale di San Vincenzo – era stato, in quell’occasione così importante per il paese, il cardinale Severino Poletto, da sempre vicino alla comunità nolese, costantemente presente per le celebrazioni dedicate a San Vincenzo. Il giorno dopo, durante l’apertura ufficiale, l’ingresso dell’arcivescovo di Torino, monsignor Cesare Nosiglia.
A distanza di un anno, dopo aver ritrovato la casa della fede, dopo aver potuto celebrare la Pasqua, il Natale, funerali, matrimoni e battesimi nella propria chiesa la comunità si ritrova a festeggiare il patrono e a ricordare le emozioni forti e di un anno fa.
Domenica 22 gennaio il parroco don Giancarlo Airola attenderà i fedeli per la funzione delle 10,30 dedicata proprio a San Vincenzo. La messa sarà presieduta da monsignor Guido Fiandino, vescovo ausiliario di Torino.
Il filo rosso dei ricordi riemergerà ancora nel pomeriggio, alle 15,30, per la presentazione di un libro e di un dvd intitolati Album di famiglia e interamente dedicati ai giorni della riapertura al culto della parrocchiale.
Tra le pagine del testo – coordinato nella sua creazione da Federico Valle – ritornano le poesie di don Domenico Machetta, di Gian Giacomo Ribotto e di Carla Crosetto lette durante le celebrazioni; vi sono poi l’omelia di Poletto, l’omelia e l’indirizzo di omaggio pronunciato da Nosiglia sul sagrato. Per impreziosire la pubblicazione sono state aggiunte le fotografie e le immagini più significative di Luca Bello, Antonio Adamo e Diego Serra. Si unisce al libro il filmato su dvd con le riprese di Claudia Audi, Elvio Merlo, Giuseppe Levra e Giancarlo Fiorio Plà.
Le cerimonie per la festa patronale si chiuderanno alle 17,30 con la celebrazione dei vespri solenni in onore di San Vincenzo.
Nell’accogliere i fedeli che prenderanno parte al ricco programma della giornata del 22 gennaio, il parroco don Giancarlo Airola ringrazia con riconoscenza: «Dopo oltre quattro anni di disagi e fatiche, nonché di impegno e lavori per la ricostruzione, la nostra chiesa parrocchiale è, secondo molti, più bella di prima. Dopo aver ricostruito, quasi del tutto, la chiesa di mattoni, continuiamo ad impegnarci tutti per costruire la Chiesa di persone: un cuore solo ed un’anima sola».
Un anno fa si aprì il portale