La comunità ha salutato con commozione Aimone Baroni, storico tabaccaio del paese.
Nato da una famiglia contadina a Lugo di Romagna, in provincia di Ravenna, nel 1933, si era trasferito in Piemonte ad appena sedici anni per cercare lavoro. All’inizio degli anni Cinquanta, arriva a Cirié dove vive con uno zio e comincia a lavorare al tubificio Bertino. Qui conosce anche la nolese Malvina Boggia che nel 1962 diventerà sua moglie.
Dopo essere stato per qualche tempo dipendente di un mobilificio a Torino, rileva nel 1970 la tabaccheria, con annesso il negozio di generi alimentari di Nole, nella quale Malvina lavorava come commessa.
Per trent’anni Aimone andrà su e giù per le scale tra la casa – dove vive con moglie e figlio – e il negozio sottostante, sull’angolo tra via XXIV Maggio e via San Sebastiano.
Oltre al lavoro, si dedica con assiduità alle sue due grandi passioni: il ciclismo e il gioco delle bocce; entra con entusiasmo anche nel direttivo del Veloclub nolese. Per anni segue l’organizzazione del carnevale e delle feste del borgo San Grato a cui appartiene.
Di carattere aperto, gioviale e spiritoso, ha per tutti un battuta e a chi entra nel suo negozio riesce sempre a strappare un sorriso. Per tutti il “tabachìn” è un punto fermo del paese, la certezza di uno degli esercizi storici del concentrico nolese.
Va in pensione nel 2000, quando il figlio Diego rileva l’attività con il cugino Claudio Perino; i due giovani spostano l’esercizio dall’altra parte della strada, su via XXIV Maggio. Quando arriva il momento dell’atteso riposo, per Aimone inizia purtroppo il cammino difficile della malattia, che lo costringerà lentamente a fermarsi. Scomparso il 4 gennaio scorso, Aimone Baroni è stato seppellito il 7 a Nole: alle esequie erano presenti tantissimi concittadini che con nostalgia hanno salutato il loro tabaccaio stringendosi con affetto alla moglie e al figlio.
Addio Baroni,nolese “doc” di Romagna