Una folla commossa ha dato l’ultimo saluto a don Luigi Caccia, giovedì scorso 12 gennaio, nella chiesa dei santi Pietro e Andrea, a Rivalta. Il sacerdote, che per anni era stato parroco di Lemie, è mancato lunedì nella casa di riposo per sacerdoti Boccardo, di Pancalieri. Aveva 87 anni e, durante la sua permanenza in valle, aveva saputo consolidare rapporti di profonda stima e amicizia con i suoi concittadini. Dopo i funerali, la salma di don Caccia è ritornata al cimitero di Lemie per volontà dell’ex parroco, che nel 2004 quand’era già stato trasferito nella casa di riposo di Pancalieri, aveva scritto una lettera di ringraziamento all’allora sindaco Piero Sapetti per avergli concesso a titolo gratuito e per uso personale un loculo al camposanto di Lemie, dove il parroco aveva espresso la volontà di essere sepolto.
«Sento doveroso da parte mia ringraziare lei, signor sindaco, e gli amministratori per la concessione in mio favore di un loculo a titolo gratuito concessomi all’unanimità di voti da tutti i consiglieri presenti, quale riconoscenza per il servizio parrocchiale svolto. Sono lieto di essere ricordato positivamente dai cari lemiesi – aveva scritto ancora don Caccia – come pure mi torna gradito il pensiero di ritornare in qualche modo a Lemie dove ho trascorso il periodo migliore della mia vita che mi torna costantemente alla mente con tanta nostalgia. A lei, signor sindaco, la cui bontà nei miei confronti ho potuto sempre e in molti modi apprezzare, agli amministratori, al personale comunale e a tutti i lemiesi, vada il mio ringraziamento».
«A Lemie ho trascorso il periodo migliore di tutta la mia vita»