È l’ora della verità. Presto si saprà se Ryanair, la compagnia aerea low cost irlandese, intende o meno creare una base a Caselle, come più volte ipotizzato nell’ultimo anno. Una base che, come ad Orio al Serio, consentirebbe ai torinesi e ai piemontesi in generale di volare un po’ ovunque, ma a prezzi decisamente più bassi. Nei giorni scorsi la Regione a Ryanair ha lanciato quasi un ultimatum. Sì, perché la compagnia sta nicchiando, qualcuno sostiene per tattica negoziale. Il cambio del management e la crisi economica in atto giocano un ruolo non da poco. Sta di fatto, però, che la Regione in questa vicenda sta perdendo la pazienza.
L’assessore regionale ai Trasporti, Barbara Bonino, sulla questione non usa mezzi termini: «Bisogna chiarire in fretta le strategie: per questo abbiamo convocato i vertici di Sagat. La Regione, concedendo la proroga fino a marzo della convenzione con la compagnia irlandese, ha dato spazio di manovra al management di Sagat proprio per consentire una negoziazione sulla base low cost E questo a fronte di una condivisione di massima delle strategie proposte da Sagat che potenziavano l’incoming, oltre a prospettare un incremento della centralità di Caselle nel sistema aeroportuale del Nord-Ovest. Se il rinnovo dei vertici di Ryanair e la contrazione delle loro strategie commerciali impongono una riapertura delle trattative, riteniamo che ciò debba avvenire in fretta per chiarire una volta per tutte e prima di marzo l’impegno del vettore irlandese su Torino. La base low cost ci interessa, la Regione ha fatto e continuerà a fare la sua parte, ma la crisi economica impone maggiore chiarezza e rigore. Il tempo dei rinvii non può essere infinito». Serve un piano industriale aggiornato: «Ci rivolgeremo anche a Ryanair – prosegue l’assessore– e se non otterremo una risposta entro una decina di giorni, valuteremo altre alternative». I tempi ormai sono diventati molto stretti. «Entro fine gennaio la questione andrà chiarita, in un modo o nell’altro – sostiene la Bonino – Il tempo delle proroghe è finito. Ryanair, tuttavia, ha già chiesto di prorogare i contratti in essere in scadenza a marzo 2012, prima della messa in vendita della stagione estiva, per consentire un confronto più approfondito sul tema della base low cost». Esiste il concreto rischio paralisi perché la compagnia ha già deciso il blocco dei voli da Torino a partire dal 24 aprile.
I prossimi giorni, dunque, saranno decisivi. Ryanair, nel 2011, da Torino, ha trasportato 570mila passeggeri. Un numero non indifferente, che con la “base” potrebbero presto raddoppiare.
Ryanair e il rischio “beffa”