Per i prossimi venerdì ad Ala di Stura si pattinerà e si potranno noleggiare i pattini gratuitamente. È l’ultimo colpo di coda per cercare di raddrizzare una stagione avara di neve con temperature troppo alte. Ma la vera notizia è un’altra. Dopo 27 anni Valter Bodino, per tutti “Boda”, ha deciso di gettare la spugna. «Non ne vale più la pena, uno lavora per 16 ore al giorno, prepara un ghiaccio stupendo e poi fa 7,8 ingressi. È pura follia. Qualunque imprenditore, davanti a questi numeri, non ci impiegherebbe un minuto a lasciare. Io ho sempre investito di tasca mia, ma è arrivato il momento di saltare dalla barca prima che vada a fondo». Sono finiti da tempo gli anni dei pienoni quando poteva capitare anche di non trovare il numero esatto dei pattini a noleggio, quando in pista si era costretti a zigzagare tra una moltitudine di gente. «Una ventina di anni fa, e anche di più, il sabato sera riuscivo a staccare anche 200 ingressi e nel pomeriggio di domenica si arrivava sui 350, 400 – rammenta Bodino – adesso il sabato sera entrano 5, 10 persone alla domenica ce ne sono, a malapena, una cinquantina o pochi di più. Sfido chiunque a tirare avanti con queste presenze». La verità, come sa benissimo “Boda” è che una volta c’era qualche pista di pattinaggio nelle valli, era una vera attrazione. «Oggi i Comuni di pianura si sono attrezzati e allestiscono le loro piste, per non parlare dei grandi centri commerciali – ammette Bodino – dove affluiscono migliaia di persone al giorno. Qui il ghiaccio è uno specchio, il paesaggio superbo, ma anche con giornate splendide la gente non viene più. Perché la benzina costa troppo e la crisi si percepisce anche da queste cose».
La stagione in corso è davvero una delle peggiori degli ultimi tempi. Nelle Valli di Lanzo, come nel resto delle montagne piemontesi, dove le presenze sono calate. «La verità è che è collassato il sistema turismo, soprattutto nelle Valli di Lanzo – non nasconde Bodino, ex giocatore dell’Hockey Club Val Pellice ai tempi della Serie A – chi dice il contrario sa di non dire il vero». In questi giorni anche gli addetti del comprensorio Alpibel di Ala di Stura stanno lavorando pancia a terra per riuscire a garantire un minimo di innevamento, ma fa troppo caldo e i cannoni non riescono nemmeno a sparare la neve artificiale. «Mi dispiace molto andarmene perché qui ad Ala di Stura ho trascorso metà della mia vita – riflette Bodino – ma sono disperato, ho avuto un livello di sopportazione incredibile, ora è tutto finito».
Pattinaggio ad Ala: da 400 a 40 presenze – Dopo 27 anni Valter Bodino lascia