“Per una scuola tutta da vivere” è il titolo del progetto di raccolta fondi attivato dalla scuola d’infanzia Brachet alla riapertura dopo le vacanze di fine anno.
«Abbiamo assolutamente bisogno di cambiare la cucina – spiega la coordinatrice didattica Stefania Scaretti – e di pavimentare il cortile con piastrelle antishock per la sicurezza dei bambini. Il Comune per ora non ci ha dato risposte concrete, quindi con il parroco don Silvio abbiamo deciso di fare appello alla generosità di chi ha a cuore la nostra scuola». Il sogno di ampliare la cucina della struttura è stato manifestato circa un anno fa quando l’asilo aveva chiesto la collaborazione del Comune. Dopo un incontro tra il direttivo del Brachet e gli amministratori il progetto è però rimasto al palo. «Abbiamo intenzione di acquistare dei blocchi di acciaio – spiega la Scaretti – che possono essere utilizzati anche in caso di ampliamento del locale». Le offerte possono essere depositate sul c/c attivato all’Intesa San Paolo di Mathi (IT08u0306930610 100000015721, causale: “per una scuola tutta da vivere”). Nei giorni scorsi al Brachet è partita anche una raccolta di indumenti destinati ai bambini della missione albertina a Perere nel Benin che si occupa delle mamme con figlioletti da 0 a 2 anni. «L’assistente d’infanzia Carola Fornero, che sta per lasciare l’asilo dopo alcuni mesi trascorsi con noi, il 6 febbraio raggiungerà la missione», spiega la Scaretti.
Chi vuole contribuire può consegnare gli indumenti (leggeri e adatti ai bimbi fino a 2 anni), all’asilo nell’orario di apertura tra le 8 e le 16,30.
Lavori, il Brachet chiede aiuto ai cittadini