Fonte Viva sarà in lizza alle prossime elezioni amministrative di San Maurizio con una propria lista, finalizzata a garantire continuità all’azione amministrativa portata avanti negli ultimi due mandati dal sindaco Roberto Canova, il quale sta giungendo al termine della seconda legislatura consecutiva e quindi, per legge, non potrà nuovamente ripresentarsi per il posto di primo cittadino.
Questa volta però mancheranno all’appello alcune figure che siedono tuttora in maggioranza in Consiglio comunale, ma che hanno scelto di lasciare il gruppo Fonte Viva per intraprendere l’avventura politica autonomamente, pur dichiarando di voler continuare a garantire sostegno e stabilità all’attuale Giunta fino al termine della legislatura. Tra i fuoriusciti, l’assessore Sergio Tabladini – che lunedì si è presentato ufficialmente come sfidante per il ruolo di sindaco alla guida di una coalizione di centrosinistra – ed i consiglieri Mario De Leo ed Alessia Piovano, oltre a Laura Cargnino e Marco Luino (Udc) che al momento occupano i banchi dell’opposizione.
A conti fatti, salvo ulteriori sviluppi, restano a far parte del gruppo originario di Fonte Viva l’assessore all’Urbanistica, Paolo Biavati – indicato come possibile candidato della compagine alla poltrona di sindaco, anche se in merito non c’è ancora alcuna ufficializzazione e dal direttivo precisano che il dibattito interno è appena iniziato – insieme agli assessori Antonio Zappalà, Franco Picat Re, Mariano Amico ed Ezio Nepote.
Tanto tuonò che piovve, come recita il detto. La spaccatura ha colto pochi di sorpresa, essendo stata preannunciata a più riprese negli ultimi tempi da contrapposizioni interne e vivaci scambi di opinioni, seppure al di fuori delle sedi istituzionali.
La squadra di Fonte Viva, con un comunicato stampa, ribadisce la propria presenza sulla scena e si dichiara già al lavoro in vista della prossima tornata elettorale «per la predisposizione di un programma che, facendo tesoro dell’esperienza acquisita negli anni e dei positivi risultati raggiunti dalle giunte Balma e Canova, possa favorire la formazione di una lista coesa sotto le insegne di Fonte Viva. Il direttivo intende riaffermare la validità e la vitalità della formula che ha sin qui garantito stabilità amministrativa e consentito uno sviluppo sostenibile e di qualità per San Maurizio». «Fonte Viva – continua il comunicato redatto dal gruppo – è aperta a cittadini di diverso orientamento politico che mettono a disposizione del proprio Comune passione e competenze per contribuire efficacemente alla realizzazione del programma che l’associazione a ogni appuntamento elettorale propone ai sanmauriziesi.
In un paese a misura d’uomo, come è tuttora San Maurizio, questo approccio all’amministrazione del Comune rappresenta un plusvalore che il direttivo e gli amministratori che si riconoscono in Fonte Viva credono non debba andare disperso».
Chi raccoglierà l’eredità di Balma e Canova? Gli occhi di tutti su Biavati