È stato un malore improvviso a stroncare Daniele Zingaro, 34 anni, il proprietario dell’officina di autodemolizioni e vendita ricambi Z.i.ra., sulla direttissima della Mandria. L’uomo, nel pomeriggio del 5 gennaio, intorno alle 16,30, si è sentito male e si è accasciato a terra. Per lui non c’è stato più nulla da fare.
Daniele, sposato con due figlie, era molto conosciuto e apprezzato, come uomo e per il suo lavoro.
Un impegno che, con il fratello Stefano di 23 anni, mandava avanti dopo la morte del padre Claudio, avvenuta lo scorso febbraio. Un brutto colpo che, però, non aveva scoraggiato i due fratelli, decisi a continuare l’attività aperta dal padre 35 anni fa. Per questo, molte persone hanno voluto dare l’ultimo saluto a Daniele Zingaro lunedì 9 gennaio, partecipando ai funerali che si sono celebrati nella chiesa di Santa Caterina di Robassomero. Anche per il parroco, don Ugo Borla, non è stato facile trovare le parole di conforto per la morte di un giovane uomo che stava progettando la sua vita insieme alla moglie Angela e alle due figlie Marta di 12 anni e Alice di appena due anni e mezzo, con le quali abitava nella casa di Villanova. In questi casi, come ha ribadito il sacerdote, ci si chiede «Perché?».
Perché una persona solare ed espansiva come Daniele, marito esemplare, padre affettuoso che divideva la sua vita tra il lavoro, la famiglia e la sua passione per le passeggiate in montagna, ha dovuto lasciare tutto così presto. La madre di Daniele, la signora Marica, insieme alla famiglia, intende ringraziare tutte le persone che, in questi giorni, sono state vicine a loro, cercando di portare un po’ di conforto con scritti e parole.
Stroncato da infarto a soli 34 anni