Il 2012 porterà all’intitolazione di una strada, di una via e di un giardino.
La commissione Toponomastica, con il beneplacito dell’Amministrazione comunale, ha dato il via libera alla proposta di dedica del giardino pubblico presente in via don Cocchi, all’altezza del civico 22, al collegio Artigianelli, a ricordo della fondazione avvenuta nel 1849 proprio grazie agli sforzi fatti all’epoca da don Cocchi – druentino rimasto nel cuore di molti – in favore dei giovani e dei poveri. «Ce lo aveva chiesto l’associazione degli ex allievi dell’Artigianelli, il cui presidente è il consigliere comunale Michele Cochis – spiega il vicesindaco Sergio Bussone – e come Amministrazione non abbiamo avuto problemi nell’accettare questa proposta, specie dopo che abbiamo ricevuto il consenso del comitato di borgo San Rocco. Quando lo intitoleremo? Suppongo a metà maggio, quando l’associazione si radunerà come vuole la tradizione».
Poi sarà la volta del tratto di asfalto compreso tra strada Cortese e strada Rive, che a breve diventerà strada del Boschetto. «Un toponimo locale – spiega Bussone – che non avrà un vero e proprio momento di festa per la cittadinanza. Poseremo il paletto con la targa forse già nelle prossime settimane. Anche in questo caso, come in quello del giardino Artigianelli, non ci saranno problematiche legate al cambio delle carte d’identità in quanto in quella zona non ci sono complessi residenziali».
Infine, nell’area di nuova costruzione presente tra il civico 25 di strada della Fornace e il civico 10 di via Carducci, l’Amministrazione comunale ha voluto dedicarla a Cesare Pavese, scrittore, poeta e saggista di Santo Stefano Belbo a sessantadue anni dalla sua morte. «Ci è sembrato un giusto riconoscimento per un uomo che ha scritto poesie ma soprattutto romanzi meravigliosi come “Paesi tuoi”, “La spiaggia”, “Il compagno” e “La luna e i falò” che hanno caratterizzato la nostra giovinezza. Sarà dedicata una via di prossima realizzazione – conclude il vicesindaco Sergio Bussone – dove sono attualmente in corso i lavori di edificazione di nuove unità abitative, nell’area che da tempo chiamiamo la zona dei poeti e degli scrittori italiani».
