Mancano i soldi e i servizi sono a rischio. Il Cissa, il consorzio dei servizi socioassistenziali di cui fanno parte i Comuni di Druento, Givoletto, La Cassa, San Gillio, Val della Torre, Venaria Reale, Alpignano e San Gillio, chiede aiuto ai sindaci.
Rispetto all’anno che si è appena concluso, i tagli dovrebbero essere di circa 800mila euro. Di questo si è parlato nella riunione convocata mercoledì 11 gennaio nella sede di Pianezza. Le parti si incontreranno nuovamente martedì 24 gennaio. Ma la posizione degli amministratori sembra essere ancora distante da quella dell’Ente presieduto dalla venariese Flavia Boggiatto. Stefano Cavallero, primo cittadino di San Gillio, spiega: «I finanziamenti sono ormai ridotti a seguito dei tagli regionali. I Comuni dovranno sobbarcarsi ulteriori costi. Dobbiamo capire come muoverci, ma sono certo che si troverà una quadra. L’obiettivo è quello di riuscire a garantire i servizi che il consorzio offre alla cittadinanza e, soprattutto, di non penalizzare le fasce deboli». Critico Carlo Altilia, primo cittadino di Givoletto: «Come ha detto Cavallero, si deve trovare una quadra in tempi celeri. Certo, quei soldi mancano però non trovo logico che li debbano tirare fuori le varie Amministrazioni comunali che fanno parte del consorzio. Quattro euro in più per abitante vorrebbero dire oltre 16mila euro all’anno che dovremmo mettere a bilancio in uscita. In questo momento di grave crisi non è accettabile». Dello stesso avviso anche Roberto Rolle, sindaco di La Cassa: «I piccoli Comuni come il nostro non hanno disponibilità di cassa, bisognerà quindi cercare di mediare tra le richieste del Cissa e le volontà dei sindaci. In questi giorni stiamo cercando di capire se il passaggio dall’Ici all’Imu porterà benefici oppure no: il rischio è che i soldi a disposizione degli Enti locali subiscano un ulteriore taglio rispetto al passato. Soltanto quando il quadro sarà definito potremmo allora fare delle previsioni». Carlo Vietti, sindaco di Druento, chiede aiuto al Pd per salvare il socioassistenziale: «I tagli regionali al sistema socio assistenziale non devono portare i Comuni ad abbattere il deficit. Il governatore Cota deve fare marcia indietro: auspico l’impegno del mio partito, ovvero il Pd, affinché porti avanti questa battaglia». «Tutti i sindaci sono d’accordo per non subire quei tagli – sottolinea Francesco Burrelli, primo cittadino di Val della Torre e presidente dell’assemblea dei sindaci – I servizi sono fondamentali e sarebbe drammatico dovessimo essere noi amministratori a ripianare quella cifra».
L’unico ad aprire uno spiraglio è Giuseppe Catania, primo cittadino della Reale: «La situazione è difficile per tutti: la nostra città, infatti, avrà a disposizione due milioni di euro in meno rispetto allo scorso anno. E non sono pochi. Ci ritroveremo la settimana prossima per cercare di trovare una soluzione: i servizi socioassistenziali sono importanti, non possiamo tirarci indietro. Compatibilmente con le risorse, cercheremo di venire incontro alle esigenze del consorzio».
Cissa, mancano i soldi per i servizi «C’è bisogno dell’aiuto dei sindaci»