Era uscito nel cuore della notte, con addosso solo una canottiera ed un paio di pantaloncini, e non è più tornato. Guido Bertot, fratello minore del primo cittadino di Rivarolo è morto di freddo lungo le rive del fiume, nella notte tra giovedì e venerdi. L’uomo, 39 anni, si era allontanato dalla casa dove abitava con l’anziano padre attorno alle 3 di notte, senza lasciare messaggi, ma prendendo con sé le chiavi di casa. Non era la prima volta che sceglieva di passare la notte fuori casa, rientrando solo al mattino, ma in questo caso Guido non aveva portato dietro il cellulare né il portafoglio. Ed è stato proprio questo particolare a preoccupare i famigliari. Dalla morte della madre, ha raccontato il fratello agli inquirenti, quando non l’ha più visto tornare, il ragazzo stava ancora molto male. Immediatamente sono iniziate le ricerche dei volontari della protezione civile e dei vigili del Fuoco. Per tutto il giorno di giovedì, il fratello Fabrizio è rimasto con il fiato sospeso. Poco dopo le 17, i volontari della squadra 81 di Ivrea si sono accorti di un corpo semi riverso nell’acqua ad una cinquantina di metri dal ponte sull’Orco. Addosso solo gli indumenti con cui era uscito di casa e nessun segno di violenza. In attesa dei risultati dell’autopsia, il medico legale ha comunque confermato che la morte è sopravvenuta per assideramento. Il paese incredulo cerca di consolare il proprio sindaco. In poche ore sono centinaia i messaggi di cordoglio arrivati alla famiglia, e su Facebook amici e sostenitori dimostrano la propria solidarietà. Nessuno riesce a credere che Guido, quel ragazzo taciturno e gentile, alla fine non ce l’abbia fatta
Guido Bertot è morto di freddo