Con la legge 187, approvata dalla Regione a dicembre, si è ufficialmente riaperto l’iter per la costituzione del Comune di Mappano. Norma volutamente identica alla precedente (varata prima che il cammino s’interrompesse a causa dei ricorsi), per evitare perdite di tempo. Se non si frapporranno impedimenti, l’iter potrebbe concludersi entro fine gennaio, e il referendum essere indetto prima delle elezioni amministrative di Caselle, in primavera. Un’accelerata che forse in pochi speravano e che senza la caparbia opposizione di Leinì potrebbe portare, finalmente, alla meta sperata. Rimane solo l’incognita Settimo. Da alcune indiscrezioni sembrerebbe che il sindaco abbia già chiesto udienza all’apposita commissione regionale.
Cosa prevede la legge? Ovviamente l’istituzione del nuovo Comune mediante distacco da Caselle, Borgaro, Settimo e Leinì delle porzioni di territorio identificate nella delimitazione territoriale fatta a suo tempo.
La Regione “erogherà al Comune di Mappano, per i dieci anni successivi, un contributo annuale di 100mila euro e concesso, a titolo di compartecipazione alle spese della riorganizzazione amministrativa, una tantum di 30mila euro”.
Contributi sono previsti, nella misura di 30 mila euro annuali ciascuno per tre anni, anche a Leinì, Caselle, Borgaro e Settimo, a titolo di compensazione.
I mappanesi, inoltre, saranno esentati, per i dieci anni successivi, dal pagamento del 50 per cento delle tasse di concessione regionale, delle addizionali regionali e del 50 per cento della tassa regionale per il diritto allo studio universitario e l’abilitazione professionale. Contestualmente all’istituzione del nuovo Comune sarà nominato un commissario prefettizio fino all’elezione degli organi del Comune di Mappano nella prima tornata elettorale utile.
Mappano potrebbe, dunque, già nel giro di pochi mesi, ottenere l’autonomia che insegue da oltre 20 anni.
Ripartito l’iter per Mappano Comune Il referendum forse già in primavera