«Una Giunta immobile». Questo il laconico commento dei gruppi di minoranza dopo i primi sei mesi del “Brizio bis”. «Abbiamo assistito ad una Amministrazione deficitaria, senza chissà quale differenza rispetto al passato – attacca Davide D’Agostino, capogruppo del Popolo della Libertà – credevamo che il contributo dei nuovi potesse essere migliore, ma così non è stato. Manca la progettualità: l’impressione è che si cerchi di mettere una toppa laddove si crea un problema, non sembra esserci chiarezza sul come governare e migliorare la nostra città. Dalla loro c’è sicuramente l’esperienza acquisita nei tre passati mandati, ma nulla di più: ne sono la testimonianza i tempi biblici per la realizzazione del piano parcheggi, così come la questione dell’asilo, realizzato grazie ai fondi regionali, e oggi purtroppo sotto sfruttato».
Dello stesso avviso anche Fulvio Laziosi, rappresentante della Lega Nord a Palazzo D’Oria: «Sono anni che attendiamo qualcosa di nuovo, che al momento non sembra arrivare: il piano regolatore, che è uno dei cavalli di battaglia di questa maggioranza e di quella passata, è fermo da tempo. Il 2012 si prospetta essere un altro anno difficile: qualche idea buona, da parte della Giunta, non guasterebbe: noi, seppure dai banchi della minoranza, come abbiamo sempre fatto in passato, siamo pronti a fare la nostra parte e a rimboccarci le maniche per il bene della città». Più diretto l’attacco di Aldo Buratto, capogruppo di Più Ciriè: «Siamo di fronte ad un lungo elenco di promesse disattese e di fumo negli occhi: il nuovo piano regolatore, il trasferimento della materna Collodi, il teleriscaldamento, il parcheggio interrato di piazza Castello sono solo alcuni dei proclami fatti in questi mesi dalla Giunta – tuona lo sfidante di Brizio alle ultime elezioni – e nessuno parla più della Corona Verde, dell’ex Ipca, dell’ampliamento del cimitero o della ferrovia. È partita la riqualificazione di via Gaiottino, costata 300mila euro, ma nessuno ha detto che verrà manomessa per deviare il canale consortile. Ha preso il via anche l’Unione dei Comuni: sarà un percorso lungo, ma non condividiamo l’enfatizzazione, mirata a coprire il vuoto assoluto e i problemi irrisolti di Ciriè».
L’opposizione: «Poca chiarezza, manca la progettualità»