Adesso è chiaro: qualcuno ce l’ha con la polizia municipale di Venaria. Forse con il comandante dei civich, Luca Vivalda. E lo ha fatto capire la notte di martedì 3 gennaio, quando ha incendiato le vetture di servizio, in sosta nel cortile della caserma di via Sciesa.
Il fuoco ha distrutto la nuova stazione mobile, un gioiello di tecnologia costato circa 100 mila euro, e l’Alfa Romeo 159, “l’ammiraglia” usata esclusivamente da Vivalda.
Le fiamme hanno anche danneggiato un’Alfa Romeo 156 e fuso una parte della tettoia che copre il parcheggio della caserma. Solo la rapidità dell’intervento dei vigili del fuoco ha evitato che le fiamme raggiungessero altri veicoli.
«È un avvertimento molto chiaro per me e per i miei uomini, un modo mafioso per farmi capire che non devo più disturbare», si sfoga Vivalda, da una decina di anni coordinatore della polizia municipale della Reale.
«In questi anni ho già ricevuto minacce personali molto dirette e altre più velate, subdole – afferma il comandante – e mi è anche stata recapitata una busta che conteneva un proiettile; non l’ho mai detto, ma credo sia arrivato il momento di farlo sapere».
I carabinieri di Venaria, comandati dal maresciallo Giulio Casula, si chiedono chi è che ha voluto colpire i civich. Forse qualcuno scontento per le centinaia di multe appioppate in alcune zone della città. Forse altre persone finite nei controlli che gli agenti stanno effettuando a tappeto in tutti i settori della vita economica.
«Non riesco ad immaginarlo – riflette il sindaco Giuseppe Catania, tornato apposta ieri pomeriggio dalla Calabria, dove si trovava in vacanza – Per me resta un fatto gravissimo, che poteva avere conseguenze molto peggiori».
Le indagini partono dai fotogrammi girati dalle telecamere, sistemate nel piazzale della caserma di via Sciesa. Si scorgono delle sagome che, dopo le prime fiammate, si allontanano in sella ad un motorino.
Sembrano incappucciati, ma la lettura delle immagini è resa complicata dall’oscurità.
Subito dopo il rogo una pattuglia del nucleo radiomobile ha fermato due ragazzi che passeggiavano per Venaria: paiono però estranei ai fatti.
A fuoco le auto dei Vigili urbani