La gestione del “rospodotto”, cioè la struttura che consentiva ai rospi di passare da una parte all’altra della provinciale che attraversa la parte alta di Rivarossa, per raggiungere un laghetto nel periodo “degli amori”, passa alla Provincia.
«Con lo scioglimento dell’ente Parco, cui facevamo capo per questa struttura, è venuto a mancare il dante causa – spiega a nome dell’Ekoclub Danilo Severini – Per fortuna la Provincia si è fatta carico di questa incombenza. La persona deputata a seguire la pratica sembra piena di entusiasmo e di voglia di fare bene, per cui speriamo che il tutto possa andare nel migliore dei modi». Sono, quindi, destinati a sparire volontari e associazioni che, in passato, avevano lavorato lungo questo tratto di strada per consentire ai batraci di attraversare la strada incolumi? «Il nostro impegno non finirà di certo – prosegue Severini – Continueremo a svolgere un ruolo di vigilanza del territorio, di consulenza, di aiuto quando sarà richiesto. di fare le segnalazioni del caso circa i tempi di intervento. Ma l’incombenza di montare la struttura non spetterà più a noi. Al momento so che ci sono dei problemi di spazio per stipare tutto il materiale, visto che, oltre a quello di Rivarossa, anche altri “rospodotti” del territorio hanno seguito lo stesso destino. Se sarà il caso, comunque, vedremo di dare una mano anche in questo senso. Quello che finirà, credo, sarà il lavoro di coloro che raccoglievano gli anfibi a mano per spostarli da una parte all’altra. Agevolare la natura, costruendo una struttura privilegiata per gli anfibi ci può stare. Stravolgerla, lasciando che l’uomo intervenga pesantemente, quello no».
10 Gen 2012
La gestione del “rospodotto” passa alla Provincia