Il Consorzio Aree Ata non si arrende. Com’era prevedibile, venerdì sera, durante l’ultimo Consiglio del 2011, nella mezz’ora dedicata al pubblico, il presidente, Pietro Bianchi e l’ingegner Giuseppe Vigna Suria della Icep, sono intervenuti, leggendo lunghi ed articolati documenti. Obiettivo? Far riflettere i consiglieri che proprio nel corso quella serata dovevano (e così hanno fatto) votare la delibera programmatica per la variante al piano regolatore relativo alle aree Ata, la grande porzione di territorio che costeggia l’aeroporto e che avrebbe dovuto ospitare la shopville, commerciale e terziario di alta qualità. Un intervento che nel 2004 fu presentato come la svolta epocale per Caselle. «Lunedì scorso ho presenziato con altri due consiglieri del Consorzio Ata alla commissione consiliare urbanistica – ha esordito Bianchi – che all’ordine del giorno prevedeva proprio l’esame del documento programmatico per la variante. Alla commissione avevamo presentato la richiesta per un’audizione urgente per poter esprimere le nostre considerazioni prima della seduta del consiglio di questa sera. Prendiamo atto che ciò non è stato possibile, anche forse in considerazione dei tempi ristretti e quindi siamo qui a richiedere un incontro al più presto con l’Amministrazione e a ribadire la nostra volontà a realizzare quel progetto». Vigna Suria, invece, ha puntato l’attenzione sulla situazione della zona, colpita da forte deindustrializzazione e sul fatto che quel progetto prevedeva addirittura la creazione di 2mila posti di lavoro. «Realizzando il progetto Ata – ha spiegato – oltre alle importanti infrastrutture che verrebbero eseguite, il Comune introiterebbe tutti gli anni più di un milione di euro di Imu, incasserebbe almeno una decina di milioni di euro di oneri di urbanizzazione, non verrebbe pressoché azzerato il valore di 10 milioni di euro ipotizzabili per le aree e i diritti edificatori di proprietà del Comune e, come valore aggiunto per i mappanesi, la Provincia realizzerebbe la circonvallazione».
Fondi, circonvallazione e posti di lavoro. A tutto questo vorrebbe rinunciare il Comune di Caselle. L’appello è stato rivolto ai consiglieri, prima di votare qualsiasi delibera. «Rinviate questa decisione a dopo che avrete ascoltato quello che dobbiamo dire» hanno chiesto. Un appello che, tuttavia, è caduto nel vuoto, dal momento che la maggioranza l’ha votata in massa (con la sola astensione di Antonio Zappia).
Il Consorzio Ata chiede un incontro al Consiglio